Bach! L’apoteosi…

Nel 1739 Bach dà alle stampe la Terza parte del “Klavierübung” che, contrariamente alla prima, alla seconda e (più tardi) alla quarta (tutte e tre dedicate al clavicembalo), contiene composizioni per organo (come disse Bach, destinata “principalmente agli organisti”).

Il titolo originale è altisonante:

“Terza parte/ del/ Clavier Übung/ consistente/ in vari preludi/ sul/ Catechismo- e altri inni,/ per l’organo:/ preparati da Johann Sebastian Bach,/ Koenigl. Pohlnischen, und Churfürstl. Saechs./ Hoff-Compositeur, Capellmeister, and Directore Chori Musici in Leipzig./ In Verlegung des Authoris”.

Chiavi di volta di tutta l’opera, vere e proprie colonne portanti, sono il Praeludium e la Fuga in mi bemolle maggiore (BWV 552), che aprono e ichiudono il corpus centrale dei 21 preludi corali e dei 4 duetti, (BWV 669-689). Il quadro progettuale si articola sui “Corali del Dogma” e sulla “Messa per organo luterana”, appartenenti alla dottrina e ai principi teologici della riforma attuata da Martin Lutero (1517). Punto focale il dogma della Trinità.

BWVTitoloArgomento del catechismoCaratteristicheTonalità
552/1PraeludiumPer organo plenoMi♭ maggiore
669Kyrie, Gott Vater in EwigkeitTrinitàCantus firmus al sopranoDo minore
670Christe, aller Welt TrostTrinitàCantus firmus al tenoreDo minore
671Kyrie, Gott heiliger GeistTrinitàCantus firmus al pedaleDo minore
672Kyrie, Gott Vater in EwigkeitTrinitàManualiter, in 3/4Sol maggiore
673Christe, aller Welt TrostTrinitàManualiter, in 6/4Do maggiore
674Kyrie, Gott heiliger GeistTrinitàManualiter, in 9/8La minore
675Allein Gott in der Höh sei EhrGloriaManualiter, trioFa maggiore
676Allein Gott in der Höh’ sei Ehr’GloriaPedaliter, trioSol maggiore
677Allein Gott in der Höh’ sei Ehr’GloriaManualiter, trioFa♯ minore
678Dies sind die heil’gen zehn GebotDieci comandamentiCantus firmus in forma di canoneSol maggiore
679Dies sind die heil’gen zehn GebotDieci comandamentiFughetta manualiterSol maggiore
680Wir glauben all’ an einen GottCredoPer organo plenoRe minore
681Wir glauben all’ an einen GottCredoFuga manualiterMi minore
682Vater unser im HimmelreichPadre nostroTrio, cantus firmus in forma di canoneSi minore
683Vater unser im HimmelreichPadre nostroManualiterRe minore
684Christ, unser Herr, zum Jordan kamBattesimoA 4 voci, cantus firmus al pedaleSol minore
685Christ, unser Herr, zum Jordan kamBattesimoFuga inversa manualiterRe minore
686Aus tiefer Not schrei’ ich zu dirPenitenzaA 6 voci, per organo plenoMi minore
687Aus tiefer Not schrei’ ich zu dirPenitenzaMottetto manualiterFa♯ minore
688Jesus Christus, unser HeilandEucaristiaTrio, cantus firmus al pedaleRe minore
689Jesus Christus, unser HeilandEucaristiaFuga manualiterFa minore
802Duetto IMi minore
803Duetto IIFa maggiore
804Duetto IIISol maggiore
805Duetto IVLa minore
552/2FugaA 5 voci, per organo plenoMi♭ maggiore

Il Preludio

Il preludio inizia in modo maestoso e trionfale, adottando il ritmo puntato tipico di un ouverture francese combinato con una magnifica armonia a cinque parti.

L’organizzazione dei tre temi nel Preludio.

Nell’ambito delle simbologie questo primo motivo (A), che potremmo definire regale, ci presenta la prima persona della Trinità: il Padre.

Osservazione: la ricorrenza di questo motivo, che funge da ritornello, lo carica di significati, sottolineando il ruolo della figura paterna come “Creatore di tutte le cose”, e “Principio Universale”, veicolando l’ipotesi che Bach volesse in qualche modo affermare la superiorità del Padre rispetto alle altre figure del triunvirato (visione comunque teologicamente poco sostenibile e in netto contrasto con il principio della “Consubstanzialità” della Trinità).

Questa prima sezione si articola su 32 battute che vengono ripetute 4 volte (batt. 1-36, 51-70, 98-111, 174-105).

Il secondo motivo (B) rappresenta la seconda persona della Trinità: il Figlio.
La figurazione ritmica, più regolare e semplice, rappresenta in modo mirabile la figura di Gesù che, spogliatosi della sua regalità divina, si è fatto uomo fra gli uomini, umile tra gli umili per condividerne la condizione mortale e salvare l’umanità.
Il motivo del Figlio (B) viene ripetuto due volte (batt. 32-50, 112-129).

Il terzo motivo (C) rappresenta lo Spirito Santo, caratterizzato dalla cellula discendente che simboleggia lo “Spirito Paraclito consolatore” che entra nel cuore degli uomini, illuminandoli con la sua forza potente e invisibile. Anche il motivo dello Spirito (C) viene ripetuto due volte (batt. 71-97, 130-174).

La Fuga

Come per il Preludio, anche per la Fuga a 5 (voci) Bach dà l’indicazione affinché venga eseguita “Pro Organo pleno”.
Il simbolismo trinitario viene ripreso e sviluppato. Innanzitutto si tratta di una tripla fuga a tre soggetti, tre come la Santa Trinità: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Dopo averne esaltato la regalità nel Preludio, nella Fuga il grande Bach mette in risalto l’imponente autorità del Padre mediante un tema grave (1), caratterizzato da due salti consecutivi di quarta ascendente.
Particolare interessante, questo primo tema tornerà anche dell’esposizione del secondo (tema 2, il Figlio) in una sorta di sublime rappresentazione sonora della Consustanzialità di Padre e Figlio.
Entrambi i temi (1 e 2) appariranno poi dell’esposizione del terzo (tema 3, lo Spirito Santo) in un processo progressivo di costruzione della Trinità.

Il primo tema: il Padre

Il secondo tema: il Figlio

Il terzo tema: lo Spirito Santo

Nel finale I tre temi vengono sovrapposti: il padre, il figlio e lo spirito Santo sono una cosa sola.
Un glorioso crescendo che porta al tripudio finale che suggella il ritorno del Creato all’amore del suo Creatore. 

🟡 Padre 🔵 Figlio. 🔴 Spirito Santo