
Il grande Bach, che amava i simbolismi matematici e cabalistici (al punto di farcire le sue composizioni di contenuti simbolici spesso nascosti e degni di un premio Nobel dell’enigmistica), amava utilizzare le forme compositive più rigorose (canone e fuga) ogniqualvolta nel testo da musicare fosse presente, in modo esplicito, un riferimento alla parola di Dio, alla legge di Dio, alle regole cui doveva sottomettersi il buon cristiano (criterio di verità).
Nella simbologia numerico-cabalistica, a lui tanto cara, il sommo Bach, uno dei procedimenti più utilizzati consisteva nell’ottenere delle cifre simboliche sommando i numeri corrispondenti alla posizione occupata nell’alfabeto tedesco da ciascuna lettera componente la parola che si voleva “criptare”. Di seguito un piccolo specchietto esplicativo.
- Johann Sebastian Bach nasce il 21 marzo
- 21 specchiato in forma retrograda diventa 12
- 12 moltiplicato per se stesso diventa 144
- 144 è la somma dei numeri corrispondenti ai due nomi di battesimo J(9)+O(14)+H(8)+H(8)+A(1)+N(13)+N(13)//
- 14 (B+A+C+H: 2+1+3+8)
- 41 (J+S+BACH: 9+18+14 = 41)
- NOME DI BACH (B.A.C.H. <> Sib-La-Do-Si)
- La celebre fuga “tripla” in mib (tre alterazioni, tre soggetti), è divisa in tre sezioni rispettivamente di 36, 45 e 36 battute (tutte cifre divisibili per tre).
- La somma dei singoli fattori 3 + 6 + 4 + 5 + 3 + 6 = 27
- 2 + 7 = 3 + 3 + 3
- 3 la Trinità
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